L’assemblea annuale di ACAV, venerdì scorso, segna 40 anni di attività dell’associazione.
Sono 40 anni di presenza nella società trentina e in molti paesi africani, che ne hanno conosciuto gli uomini e ne hanno ricevuto aiuti per uscire da una condizione di povertà, malattie endemiche, sfiducia.
Come ha ricordato il Presidente Giacomo Merlo, oggi ACAV è una presenza visibile e operativa in una regione nel centro dell’Africa, dove l’Uganda confina con il Congo e il Sud Sudan, e dove, per un destino crudele, sembrano concentrarsi guerre, guerriglie, esodi di massa, profughi e altre disperazioni. Parliamo del Distretto di Koboko, adottato da ACAV ormai quasi 20 anni fa, dove sono stati realizzati progetti sostenuti dalla Comunità Europea, Ministero degli Affari Esteri, dalla Provincia Autonoma di Tento, dalla Regione Trentino Alto Adige e da centinaia di cittadini privati. La salute, l’istruzione primaria e professionale, l’agricoltura, la condizione delle donne sono stati i settori principali di intervento. I cambiamenti sono stati importanti e i progressi dell’economia e della società continuano, perché il cammino da percorrere perché tutti abbiano una vita dignitosa è ancora lungo.
ACAV attualmente, in un quadro internazionale molto cambiato, e non sempre in meglio, sta sostenendo le amministrazioni locali a realizzare progetti che possono ottenere finanziamenti se rispondono a precisi criteri lungo tutto il loro iter, come la ristrutturazione di scuole, la creazioni di latrine nelle scuole e in luoghi pubblici, la costruzioni di infrastrutture per i mercati di edifici per gli insegnanti. Il finanziamento ottenuto dall’Unione Europea è il primo nel suo genere in tutto il Paese e alimenta il sogno dell’Uganda di essere finalmente un paese a reddito medio, dove “si affermino la pacifica convivenza e il benessere delle persone, sia rifugiati che comunità ospitanti”.
Rimane grave la situazione di molti rifugiati, fuggiti dal vicino Sud Sudan, che ancora sperano di rientrare, e intanto ACAV accoglie migliaia di bambini nella sua scuola primaria e dà loro ogni giorno un pasto caldo che integra il poco cibo che le famiglie possono offrire.
Le amministrazioni delle regioni di confine fra i tre stati continuano a sperare che la fine delle guerre permetta di riprendere i progetti transfrontalieri nel settore agricolo e idrico avviati anni fa. In Congo ACAV ha ripreso a operare, in Sud Sudan si aprono spiragli di pacificazione a cui si guarda con speranza.
All’assemblea hanno partecipato Pierluigi Floretta, direttore di ACAV in Africa e Elisabetta Bozzarelli, direttrice della sede di Trento, che ha concluso il mandato amministrativo in comune, dove è già tornata, e intanto ha testimoniato il suo forte legame con l’associazione.
Il consiglio direttivo è stato rinnovato anche grazie all’elezione di tre nuovi consiglieri. Marta Avancini, Luca Zeni e Italo Gilmozzi. Il presidente e l’assemblea tutta hanno ringraziato sia la giovane mamma che ha accettato di impegnarsi per tanti bambini e bambine meno fortunati dei nostri, sia ai due amministratori che, a mandato concluso, continuano con generosità a guardare ai problemi di una società globale, in cui tutti siamo interconnessi.
Maria Floretta
Socia di ACAV
La composizione degli organi dell’associazione:
Consiglio Direttivo:
– Ivan Alberti, Marta Avancini, Giorgio Boneccher, Renzo Franceschini, Italo Gilmozzi Giacomo Merlo, Laura Velia Strada Giambattista Toller, Luca Zeni
Organo di Controllo:
– Alessandro Battocchi, Anna Giordano, Ruggero Trentin
Collegio dei Probiviri:
– Maria Floretta, Fulvio Micheli, Luigi Nicolussi Castellan.
Un grazie sentito a tutti i partecipanti e a tutte le persone che ci sostengono.Un grazie anche a Stefano Tomazzoni che ha fatto parte dell’Organo di Controllo per molti anni.
Qui potete trovare i vari documenti di bilancio, annual report e il video delle attività del 2024.
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