IL MONITORAGGIO DELL’UE IMPRESSIONATO DAI RISULTATI DEL PROGETTO EUTF

Nelle scorse settimane il consulente assunto dall’Unione Europea, Dr. Anton Olivier, ha condotto un monitoraggio dei risultati del progetto “Inclusive Urban Development and Mobility Action” a Koboko ed è rimasto impressionato dai progressi raggiunti fino ad ora.

Il Dr. Anton è stato a Koboko per 10 giorni per monitorare e fornire un parere indipendente sul progetto in base ai criteri stabiliti dall’Unione Europea. Ha visitato oltre 30 siti di progetto, principalmente riguardanti la costruzione di infrastrutture per scuole e strutture sanitarie nel distretto di Koboko.

Dopo la visita, è stato fatto il punto su quanto visto sul campo in una riunione presso la sala del Consiglio Comunale di Koboko.

Il Dr. Anton ha particolarmente elogiato l’unità tra rifugiati e comunità locale di accoglienza dimostrata nell’attuazione del progetto. Ha anche appurato la rilevanza del progetto ed il bisogno che c’era ed è tuttora enorme per queste infrastrutture, oltre a constatare l’evidente efficienza e sostenibilità delle implementazioni.

Sono stupito dal coordinamento di questo progetto, dovrebbe essere un modello per gli altri, penso che il comune di Koboko stia facendo un buon lavoro, con l’ottimo supporto di ACAV” ha detto Anton.

Il responsabile dei programmi di ACAV e project manager Bongo Patrick Namisi ha affermato che questo progetto è davvero unico. Ha detto che come implementatori, hanno imparato tantissimo dal progetto pilota e sperano di applicare questa conoscenza nei progetti successivi.

Questo progetto ha presentato molte opportunità di apprendimento per noi come ACAV, e dove sarà replicato o potenziato, le risorse necessarie sono già state testate, provate e hanno avuto grandi risultati” ha detto Namisi.

Nel frattempo, il vicesindaco di Koboko Ajonye Florence ha ringraziato l’Unione Europea per aver dato a Koboko l’opportunità di mostrare la sua capacità di gestire i progetti dei donatori e soprattutto di colmare le ampie lacune nell’erogazione dei servizi lasciate dal governo.

“Vi assicuro che ciò che l’UE ha fatto per noi in questo progetto, le infrastrutture realizzate in questi due anni, avrebbero richiesto al governo oltre 30 anni per essere realizzate. Ecco perché chiediamo ancora all’UE di tornare e finire ciò che ha iniziato, perché ci sono ancora grandi lacune che questo progetto non ha affrontato. Penso che una seconda opportunità di questa natura o anche più grande farebbe di Koboko un quartiere modello.

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