La Giornata Mondiale dell’Acqua è stata istituita dall’ONU nel 1992 per sensibilizzare e promuovere azioni concrete per la tutela delle risorse idriche.
Nel 2010, l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari è stato riconosciuto come un diritto umano fondamentale.
L’acqua è un elemento vitale per assicurare la sopravvivenza nelle fasi di emergenza ma anche per lo sviluppo economico a medio e lungo termine. Che si tratti di acqua potabile o di acqua dedicata all’agricoltura, essa è una risorsa indispensabile, al centro di tutto.
Ancora oggi però quasi 2 miliardi di persone non hanno altra scelta che utilizzare un’acqua pericolosa per la loro salute. Di conseguenza, 2,6 milioni di persone muoiono ogni anno a causa di malattie legate all’acqua, rendendo l’acqua insalubre una delle principali cause di morte nel mondo.
ACAV ha da sempre a cuore il tema dell’acqua. Nell’ultimo anno abbiamo concentrato il nostro lavoro soprattutto nel Rhino Camp, in Uganda, per venire in sostegno dei rifugiati sud sudanesi e delle comunità locali. L’accesso all’acqua è una delle sfide più grandi nei campi rifugiati.
Il 2018 segna l’entrata nel quinto anno della crisi sud sudanese, e il numero di rifugiati nei cinque paesi vicini (RCA, RDC, Etiopia, Kenya, Sudan) non diminuisce ed è allarmante. L’UNHCR stima che a fine 2018 i rifugiati sud sudanesi arriveranno a 3.1 milioni. Se questa proiezione risulterà corretta rappresenterà l’esodo africano più grande dopo il genocidio ruandese del 1994.
Nonostante gli sforzi delle agenzie umanitarie impegnate sul campo, le condizioni generali delle persone ospitate nei campi non sono ottimali, c’è grande affollamento e promiscuità, i servizi di base sono spesso sottodimensionati e non sono rari i casi di scarsezza di acqua e cibo per le persone ospitate.
La fornitura d’acqua rimane al di sotto degli standard minimi richiesti in caso di emergenza: 15 litri di acqua per persona al giorno per bere, cucinare e l’igiene personale.
Anche nel 2018 ACAV concentrerà i suoi sforzi per apportare più acqua potabile nelle zone più bisognose, soprattutto a Rhino Camp, perché l’acqua è la vita.
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