LA SECONDA GIORNATA DEL PROGETTO SOSTENIAMOCI

Sabato 5 giugno si è svolta la seconda giornata del progetto Sosteniamoci, realizzato da ACAV e GTV nell’ambito del bando Piano Giovani di Zona Trento Arcimaga, dedicata alle tematiche della protezione delle foreste e dell’uso delle risorse idriche.

I 10 partecipanti hanno trascorso la mattinata a San Cristoforo di Pergine Valsugana per conoscere la realtà di Logical Forest, una foresta sociale di bambù che sorge a pochi metri dalle rive del lago di Caldonazzo. Yuri e Claudio, due dei ragazzi che stanno portando avanti questo ambizioso progetto, ci hanno accolto nella loro foresta, ci hanno raccontato come è nata l’idea e che cosa hanno in mente per il futuro di questo spazio, destinato a diventare un posto per tutti, una foresta “sociale” per l’appunto, sempre pronta ad accogliere nuove idee e proposte.
In un tour guidato della foresta è stato possibile conoscere più nel dettaglio il loro progetto, le proprietà e le caratteristiche della pianta di bambù, che può essere utilizzata per una grande quantità di scopi e può costituire, grazie alle sue proprietà e alla sua rapida crescita, una risposta efficace al problema del disboscamento e della deforestazione, a livello sia locale che globale. Dopo questa prima parte, i partecipanti hanno avuto l’occasione di cimentarsi nella raccolta dei rami di bambù che possono essere utilizzati per molti scopi tra cui la realizzazione di tisane. L’ultima attività della mattinata è stata proprio la preparazione di queste tisane che sono state bevute dopo il pranzo a sacco. 

Il pomeriggio si è svolto a Trento presso la sede di ACAV, in via Sighele. La prima attività è consistita in una simulazione ambientata in Vietnam riguardante il tema dei conflitti legati all’acqua. I partecipanti sono stati divisi in cinque gruppi che rappresentavano rispettivamente due villaggi interessati da un conflitto per l’utilizzo delle risorse idriche, una ONG straniera con un progetto per la costruzione e la realizzazione di toilette nelle case dei due villaggi, gli insegnanti della scuola frequentata dai bambini di entrambi i villaggi e il Comitato Popolare locale, cioè l’organo amministrativo del territorio. Lo scopo della simulazione è stato quello di giungere a un compromesso per la risoluzione del conflitto legato all’acqua, risultato che, nonostante le difficoltà derivanti dai diversi bisogni degli attori coinvolti, è stato raggiunto con successo dai partecipanti.
Questa attività ha introdotto il tema dei conflitti legati alle risorse idriche che è stato poi approfondito da Raffaele Crocco, direttore dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti nel mondo, che ha preso parte alla giornata con un intervento legato ai conflitti circa l’utilizzo delle risorse idriche. Portando numerosi esempi, dall’occupazione militare israeliana delle Alture del Golan al possibile conflitto tra Egitto e Etiopia per la costruzione di una diga lungo il corso del fiume Nilo, Raffaele Crocco ha fatto capire come le risorse idriche hanno rappresentato e ancora oggi rappresentano una delle principali cause di conflitto soprattutto in aree del mondo in cui esse sono scarse.
A conclusione della giornata si è tenuto l’intervento di Angela Coslop di ACAV, che ha parlato dell’impegno dell’associazione in Uganda nella costruzione e nella ristrutturazione di pozzi nella regione del West Nile. Quest’area è tra le più povere del Paese e le sue scarse risorse idriche sono messe alla prova dal costante flusso di profughi e rifugiati che arrivano dai paesi confinanti, cioè Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo. L’azione di ACAV è quindi necessaria nell’ottica di fornire accesso a fonti di acqua sicure sia per le comunità ospitanti sia per i profughi della regione per evitare conflitti sociali e politici.

Dopo questo intervento la giornata si è conclusa; il prossimo appuntamento sarà sabato 12 giugno e sarà dedicato ai temi dell’accesso al cibo e dell’agricoltura biologica, sociale e sostenibile.

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