L’esperienza di tirocinio di Gabriele

1. Ciao Gabriele, iniziamo con il chiederti di presentarti.

Ciao! Sono Gabriele, ho 24 anni e studio alla magistrale in European and International Studies all’Università di Trento. Sono nato a Milano, ma abito a Livorno da anni e ora mi trovo a Trento per l’Università.

2. Perché hai scelto di svolgere il tuo tirocinio di ACAV?

Durante il mio percorso scolastico ed accademico ho sviluppato un interesse per la cooperazione internazionale e lo sviluppo e vista questa opportunità a Trento, proprio dove sto studiando, ho deciso di coglierla. Prima di iniziare, però, ho studiato ACAV e le attività che ha svolto in passato, i vecchi report, i suoi valori e i principi e questo mi ha convinto definitivamente a voler fare il tirocinio qui.

3. Che idea avevi delle ONG prima di questa esperienza?

Un’idea generale di cosa fosse una ONG e di come operasse la avevo già grazie all’interesse personale e agli studi fatti. Quindi ho voluto fare questo tirocinio proprio per approfondire la mia conoscenza, entrare dentro questo mondo e conoscerlo meglio da vicino.

4. Quanto tempo hai passato da ACAV? Di cosa ti sei occupato?

Sono stato da ACAV tre mesi, dal 15 febbraio al 19 maggio. Il mio compito principale è stato occuparmi della stesura del report annuale delle attività del 2022. Questo mi ha permesso di conoscere da vicino i progetti di ACAV, le modalità in cui lavora, i vari donatori istituzionali e non, e in generale di come funziona una ONG dall’interno.

Un’altra grande parte del mio tempo è stata dedicata ad aggiornare il registro dei soci in vista dell’assemblea annuale. Ho così contattato tutte le persone per sapere se fossero ancora interessate a sostenere ACAV come soci.

Infine, mi sono occupato anche di registrare le donazioni, delle lettere di ringraziamento e di scrivere qualche articolo e post per i social.

5. Cosa ti ha colpito dei progetti di ACAV e del suo modo di operare?

Ciò che mi ha colpito maggiormente è stato scoprire l’impatto che ACAV ha nella regione del West-Nile. Infatti, nonostante sia una piccola associazione rispetto alle grandi ONG che tutti conoscono, l’impatto che ACAV riesce ad avere è molto grande, non solo per numero di beneficiari, ma anche per quanto riesca a cambiare la loro vita.

Il progetto che forse mi ha colpito di più e stato quello finanziato dall’Unione Europea, un progetto di sostegno e assistenza alla municipalità di Koboko nell’implementare al meglio i fondi europei per la pianificazione urbana e la fornitura di servizi.

6. Cosa pensi di poterti portare via da questa esperienza?

Sicuramente l’aver conosciuto da vicino il mondo e l’operato delle ONG, ma anche, come in ogni esperienza, le relazioni con gli altri e la capacità di gestire il lavoro.

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