Giornata internazionale della donna: due testimonianze da Rhino camp

Oggi, in occasione della giornata internazionale delle donne, portiamo due testimonianze di due donne rifugiate sud sudanesi che vivono a Rhino camp. Entrambe hanno partecipato al progetto AFRICARE, finanziato dalla Fondazione San Zeno, attraverso il quale hanno avuto l’opportunità di valorizzarsi professionalmente e raggiungere l’emancipazione personale ed economica. Il Progetto ha l’obiettivo di migliorare l’educazione di molti bambini, attraverso la costruzione di una scuola, l’assunzione e la formazione di insegnanti e di migliorare la formazione professionale non formale di molti giovani vulnerabili. 

Ajio Jesica è un’insegnate presso la scuola primaria di Amuru. È stata assunta nel 2017, anno in cui è stata costruita la scuola. Inizialmente le lezioni si svolgevano sotto alberi o nelle chiese, affrontando le molte sfide date dal tempo, dal sole e dalla pioggia. Con la costruzione della scuola il numero dei suoi studenti è aumentato in maniera spropositata. Gli insegnati, come lei, hanno ricevuto un grande supporto attraverso la fornitura di libri di testo e consigli didattici. Sono state fornite anche delle biciclette e degli zaini per poter andare ad aiutare gli alunni nell’apprendimento a casa, durante l’epidemia di Covid-19. 

“Sono una madre single di 4 figli e grazie ai donatori e ad ACAV, ho un lavoro stabile che mi permette di crescere con serenità i miei bambini. Ricevo lo stipendio in modo regolare e questo mi ha portato a  poter educare i miei figli e a poter crescere personalmente.
La mia preghiera è che i donatori continuino a supportare questa scuola per un futuro migliore per tutti noi.”
 

Susan Dure è una giovane ragazza che dopo aver perso il padre in Sud Sudan è dovuta scappare in Uganda, presso Rhino camp. Qui non aveva parenti né conoscenti e la vita per lei non era per niente facile. Dopo aver sentito dell’opportunità di un corso di formazione professionale, organizzato all’interno del progetto Africare, ha deciso di provare ad iscriversi. È stata presa nel programma ed ha seguito una formazione nell’ambito della sartoria e del taglio dei tessuti. Al termine del corso professionalizzante ha ricevuto da ACAV una macchina da cucire e ha iniziato subito a svolgere il suo nuovo lavoro. Ora ha aperto la sua attività grazie alla quale riesce a mantenersi da sola e a risparmiare un po’ di soldi per potersi iscrivere in futuro ad un corso di fashion design. 

“Sono molto grata di aver avuto quest’opportunità che mi ha cambiato la vita.”

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